Progettazione del litorale di Cervo - Imperia

Progettazione del litorale di ponente di Cervo – IM

Fase di progettazione Definitiva – progettazione esecutiva (ambito 1)

Committente: Comune di Cervo – Categoria Prevalente OG1 – Importo presunto Lavori 2.500.000 €

cervo litorale foto testo 2

cervo litorale foto testo 3

Attualmente il waterfront si connota per la forte disomogeneità e la secessione di continuità tra città e paesaggio. Lo scopo della progettazione sarà dunque quello di ricucire con un sottile fil rouge lo spazio urbano antropizzato al mondo naturale marino e costiero. Tale operazione può aver ruolo operando su due differenti fronti:

L’uno, più squisitamente tecnico-urbanistico, che consiste nel riassetto funzionale organico delle aree d’intervento.

L’altro, più architettonico e culturale, di riqualificazione e riscoperta del mare e del paesaggio litoraneo.

La progettazione del waterfront, intesa come ripensamento dell’areale costiero, non si esaurisce nella individuazione dei tracciati pedonali e delle emergenze architettoniche (ponte, diving_center, lungomare) ma si completa solo con l’individuazione di un abaco di materiali e dei riferimenti formali. A questo abaco dovranno rifarsi i successivi interventi progettuali architettonici al fine di mantenere un continuità logica d’insieme, e per costituire un’immagine coordinata, una brand identity del Comune di Cervo, con notevoli vantaggi sul piano del marketing dell’azienda turistica locale.

cervo litorale foto testo 1
IL PROGETTO

L’intervento si focalizza sul tema del recupero del waterfront mediante un insieme sistematico di opere quale tessuto connettivo tra il futuro possibile approdo turistico, in sponda sinistra del torrente Steria, ed il territorio limitrofo. Il sito è costituito da più elementi tematici considerati e sviluppati nell’ottica di una ristrutturazione globale e sistematica del lungo fiume e del lungo mare di Cervo nella sua conclusione a ponente. Il concetto informatore del progetto è quello di costituire un nodo attrattivo funzionale al quale accedere mediante una serie di percorrenze pedonali, ma non solo.

Il mondo marino è il referente simbolico del progetto di riqualificazione urbanistica del waterfront di Cervo. Il rumore dell’acqua, il suono del vento, il riverbero delle squame, il rollio del fasciame ligneo dei vecchi gozzi: tutto sulla costa ligure sembra velato di accattivante poesia, una poesia che il progetto vuole esaltare mediante percorsi sensoriali sinestetici e un continuo rimando alla cultura navale e marinaresca della Liguria. Un’opera, pertanto, che potrebbe garantire il patrimonio marinaresco attuale confermandone la presenza, adeguando le strutture ad essa, nel rispetto dei valori naturalistici e paesaggistici in atto.

Il progetto ricuce i percorsi esistenti e ne crea ex novo: la passeggiata a mare viene prolunga, riqualificata e collegata al porto ed al lungo fiume esistente. Il diving_center funge da fulcro per lo snodo tra passeggiata, ponte sul torrente e lungofiume, ed inoltre permette la continua permeabilità fisica e percettiva tra spazio antropizzato e contesto naturale (spiaggia e mare).

Lo strumento urbanistico attuativo, redatto in variante al PRG relativamente all’estensione minima del lotto (lotto di progetto minore di quanto previsto a PRG), prevederà la sua attuazione attraverso 3 ambiti di intervento, il tutto graficamente descritto nella tavola n° 2 di progetto, e di seguito descritti:

Ambito 1             : Realizzazione di ponte pedonale a di collegamento tra il Comune di S. Bartolomeo al mare ed il Comune di Cervo;

Ambito 2             : Realizzazione della struttura di servizio prevalente, Diving, e relativa sistemazione della parte adiacente, con realizzazione di passeggiata pedonale, ridefinizione dell’attuale area parcheggio

Ambito 3             : Realizzazione di passeggiata pedonale a mare e di un’area verde;

—————————————————————————————————————————————————–

Ambito 1             Realizzazione di ponte pedonale a di collegamento tra il Comune di S. Bartolomeo al mare ed il Comune di Cervo;

IL PONTE

Altro elemento caratterizzante dell’intervento, sia dal punto di vista tipologico che funzionale è il ponte pedonale; il ponte dà continuità ai territori costieri di San Bartolomeo e di Cervo. Posizionato alla foce del Torrente Steria in continuità assiale con la passeggiata di San Bartolomeo, il ponte è ad arco rovescio in legno-metallo, e di luce pari a 50 metri. Formalmente ricorda le passerelle di accesso alle imbarcazioni, e il richiamo all’immaginifico navale ritorna anche nei dettagli costruttivi

delle ringhiere e dell’illuminazione. Costituisce il nuovo simbolo della stretta coabitazione dei due ambiti territoriali accomunati da tradizioni e vocazioni future dove il turismo legato alla tradizione marinaresca trova una dimensione esemplare nella continuità spaziale dei fronti-mare.

Ambito 2             Realizzazione della struttura di servizio prevalente, Diving, e relativa sistemazione della parte adiacente, con realizzazione di passeggiata pedonale, ridefinizione dell’attuale area parcheggio

IL DIVING CENTER E LA PIAZZA

Nella proposta dell’edificio ricettivo la progettualità si è concentrata sul tema della duna sviluppando una struttura a tholos (struttura ipogea realizzata parzialmente abbassando la quota d’imposta al di sotto del piano di campagna e parzialmente addossando alla struttura una coltre di materiale naturale successivamente trattata quale superficie verde). In altre parole la copertura del manufatto diventa una parte del percorso pedonale che, essendo leggermente sopraelevata rispetto l’intorno nel quale si situa, permette una visione complessiva dello specchio acqueo antistante fino alla retrostante quinta costituita dal centro storico di Cervo per concludersi con le colline di cornice. Forma e materiale si intersecano e si fondono con l’assetto naturalistico: la parete curva che riproduce planimetricamente l’andamento della battigia che si trasmuta in delta fociva, la copertura semiorizzontale che accoglie la coltre verde ed assume valore di giardino o duna o quanto altro l’immaginario collettivo individuale può riconoscere. Ma anche l’impiego dei pannelli di rivestimento esterno in zinco-titanio interfacciato al vetro strutturale delle aperture ed all’acciaio inox delle ringhiere non si pone come elemento di rottura col contesto naturalistico ma, anzi, richiama l’immagine e l’effetto cromatico ed ottico del pesce azzurro, la nostra sardina, un luccichio baluginante, talvolta così intenso da non poter essere percepito ed allora lo squarcio della finestra a nastro dall’esterno ci porta a ipotizzare la presenza di “qualche cosa” presente là sotto, lo sguardo si sposta di poco e scorge i setti in cemento armato, che segnalano un percorso, forse degli accessi ed allora, avvicinandosi sempre di più, si entra nella struttura ipogea e qui, la vista, anzi, il punto di vista cambia radicalmente: da seduti la percezione visiva è all’altezza della mezzeria dell’asse verticale del vetro e sembra di essere in mezzo al mare, quasi all’interno di una conchiglia che si schiude per assaporare la brezza proveniente dal mare.

Tale soluzione recepisce ed elabora il principio della minimizzazione dell’impatto visivo dell’intervento in termini volumetrici pur risolvendo la necessità di una presenza funzionale a servizio della collettività.

All’altezza dell’intersezione della passeggiata lungofiume con l’asse di percorrenza proveniente dal

ponte ad arco rovescio ha inizio, in continuità dei due flussi pedonali, la passeggiata lungomare alle

spalle della fascia costiera che potrà accogliere, nell’ambito di un programma progettuale di più ampio respiro ed in una dimensione temporale di medio periodo, le possibili future spiagge collegate alla realizzazione di opere a mare costituite da una piccolo approdo a servizio dell’attuale bacino di utenza con possibilità di un ridotto incremento di dimensioni.

Ambito 3             Realizzazione di passeggiata a mare e di un’area verde;

LA PASSEGGIATA LUNGO MARE

In continuità con gli spazi aggregativi ed i percorsi previsti a progetto, nonchè in raccordo e completamento con il tratto di passeggiata esistente nel settore di levante, dalla piazza generata dalla duna che ricopre la struttura del diving center, si sviluppa in direzione di levante, la passeggiata lungomare alle spalle della fascia costiera, che potrà accogliere nell’ambito di un programma progettuale di più ampio respiro, le future spiagge generate dalle opere di difesa a mare connesse alla realizzazione di un piccolo approdo a servizio dell’attuale bacino di utenza. Un’opera, pertanto, che potrebbe garantire il patrimonio marinaresco attuale confermandone la presenza, adeguando le strutture ad essa, senza nulla togliere alla peculiarità del luogo.

Le due passeggiate sono trattate con la stessa logica compositiva: il segno della continuità del tempo e dello spazio riproducendo particolari di arredo e materiali che ben possano colloquiare con la porzione di passeggiata esistente.